“Le edicole votive di ieri e di oggi in Torre Annunziata” di C. Malandrino, V. Mistretta e S. Russo (1982)

Carlo Malandrino (Torre Annunziata, 28 novembre 1925 – 19 agosto 1996)
Vincenzo Mistretta (Torre Annunziata, 23 luglio 1917 – 28 agosto 1986)
Salvatore Russo (Torre Annunziata, 27 gennaio 1927 – 23 maggio 2012)
Le edicole votive di ieri e di oggi in Torre Annunziata
Cercola (Na): Ed. La Voce della Provincia, 1982, pp.94 con illustrazioni B/N, 17x24cm.
Prefazione degli Autori:
«Da un’idea, ispirataci dagli amici dell’Archeoclub, nasce questa raccolta delle edicole votive, sparse un po’ ovunque nel territorio di Torre Annunziata. La pubblicazione assolve un compito che, pur contrastando con i tempi, in cui alcune manifestazioni religiose sembrano anacronistiche, diventa doverosa, se non come documento storico, quanto meno per tramandare alle future generazioni alcune testimonianze della vita passata. E’ una monografia, perciò, che non vuole essere un inventario di tutte le edicole votive, ma una rassegna di quelle più significative per aspetti diversi. Da questa rassegna, però, sono ben poche le escluse, ma che, tuttavia, abbiamo avuto cura di fotografare. Riteniamo, infatti, che non ne sia sfuggita alcuna a quel lavoro “a tappeto” fatto per le strade, piazze, vicoli, centro storico, centri meno storici ed anche in periferia. Abbiamo percorso la città in lungo e in largo, col naso all’insù, a scrutare su tutti i muri degli edifici, armati di macchine fotografiche e teleobiettivi, nelle ore più impensate, generalmente poco dopo l’alba o nella canicola estiva, con le strade vuote, sia per evitare il traffico, sia per evitare l’intralcio dei curiosi, degli sfaccendati e di coloro ai quali sarebbe stato così difficile far comprendere l’importanza della nostra iniziativa.
Le edicole votive rappresentano una manifestazione parietale di culto della più genuina esposizione, nelle quali si inseriscono dipinti che vanno da un semplicismo bizantineggiante a pregevoli composizioni stilistiche e forme architettoniche talora lineari, altre di un’elaborazione in cui il virtuosismo artigianale diventa arte. Rappresentano, in sintesi, una religiosità paesana che si fraziona in religiosità di quartiere e di case, ove si eleggono particolari Madonne e Santi a protezione degli abitanti e che, per un retaggio quasi pagano, esposte all’esterno, suscitavano la devozione anche dei passanti, senza avere la finalità dei “tabernacoli” fatti costruire, nel ‘700, da Padre Rocco a Napoli, con lo scopo di illuminare le zone più buie e pericolose dell’antico centro della città. Anche perché solo qualcuna, ma mancano indizi precisi, potrebbe, nella versione originale, appartenere a quel secolo. Le altre, eccetto quelle moderne, sono state tutte costruite nel secolo scorso e ai principi del ‘900. Molte di queste edicole presentano, ancora oggi, i segni di un culto attivo e sentito; altre, invece, sono abbandonate all’erosione del tempo; altre, infine, vuote di ogni immagine, sfoggiano solo gli stucchi sbrecciati delle cornici, colonnine e trabeazioni. Le superstiti, invece, sono sopravvissute a trasformazioni, distruzioni, eventi bellici, e calamità naturali, e molte di esse rivelano le inconfondibili piaghe della difficoltà di questa sopravvivenza, e, forse, questa pubblicazione rappresenterà, tra non molto tempo, l’unica testimonianza di un’espressione di culto che inesorabilmente scompare.»
Carlo Malandrino
Vincenzo Mistretta
Salvatore Russo